23
Mag
2016
42
SUCCO VERDE, rimedio contro Anemia Ipossia e Acidosi tissutale.

SUCCO VERDE, rimedio contro Anemia Ipossia e Acidosi tissutale.

Il Succo verde da un punto di vista digestivo enzimatico si può ragionevolmente considerare un preparato con una elevata biodisponibilità degli elementi nutritizi che contiene, addirittura migliorata rispetto a quella che offrono gli ingredienti presi singolarmente, tantoché non stento a definirlo come una costruzione alchemica ottimale per il metabolismo dell’Ossigeno. Il Succo verde va considerato, a parer mio, come un unico alicamento – o alimento funzionale che dir si voglia – dove le caratteristiche nutraceutiche delle sostanze introdotte nel corpo sono esaltate e potenziate in funzione fisiologicamente ossigenante. La scelta delle combinazioni alimentari nella preparazione del SUCCO VERDE tiene conto della scienza ortotrofica igienista, questa volta specificatamente finalizzata alla formazione del tessuto trofico e chimico/elettrico del sangue, alfine di migliorare le funzioni di trasporto e alimentazione di Ossigeno, il relativo assorbimento molecolare e l’utilizzazione da parte delle cellule. Chi sia soggetto per attitudine o abitudini a vivere frequentemente condizioni che potenzialmente ingenerino nell’organismo stress ossidativo, come sportivi o persone ansiose, non dovrebbe far mancare nella propria dieta copiose e salutari bevute di questo meraviglioso succo verde.

SUCCO VERDE, rimedio contro Anemia Ipossia e Acidosi tissutale.

La elevata concentrazione negli ingredienti orticoli di Polifenoli, dalle note proprietà antiossidanti e alcalinizzanti, e di Clorofilla fa del SUCCO VERDE una bomba benefica altamente specializzata nell’ossigenazione delle cellule, in grado di fluidificare e arricchire il sangue in virtù dell’acqua biologica che le piante distillano, ricca di CLOROFILLA elettrolitica riducente e alcalinizzante, capace di ripristinare e mantenere il pH alcalino del corpo. La Clorofilla è una molecola molto simile alla Emoglobina, in grado anch’essa di legarsi all’Ossigeno e di trasportarlo nel sangue fino ai tessuti e agli organi. Difatti, la clorofilla attrae a sé l’ossigeno molecolare della CO2, assorbendo la molecola di anidride carbonica, fissando il carbonio e attivando il processo di organicazione tipico della fotosintesi clorofilliana. Questa caratteristica ossigenante di attrazione dell’ossigeno molecolare è propria anche degli Acidi grassi polinsaturi presenti nei Semi di lino, che la esercitano veicolando l’ossigeno dal sangue dentro la membrana mitocondriale, dove serve per produrre energia. Inoltre, il Succo verde apporta elevate dosi di Ferro, necessario per la costruzione delle molecole di Emoglobina che trasportano l’Ossigeno. Accresce la biodisponibilità del minerale grazie all’azione sinergica della Vitamina C, che risulta fondamentale per il suo assorbimento: la Vitamina C svolge una funzione tipicamente coenzimatica che agevola il passaggio del Ferro, principalmente in sede prossimale dell’intestino tenue attraverso la mucosa duodenale, riducendo la molecola di Ferro Non-Eme alimentare dallo stato trivalente non solubile Fe3+, che è quello maggioritario nei vegetali, in un composto ferroso solubile la cui chimica facilita il passaggio dei suoi elettroni nelle cellule dell’intestino (enterociti) e quindi il relativo assorbimento: è la forma bivalente Fe2+, che costituisce il Gruppo Eme o Ferro organicato delle molecole di emoglobina animale. Appare ora lapalissiano come sia del tutto inutile e criminale far fronte a carenze di Ferro mangiando la carne di innocenti animali uccisi, quando si può attingere il minerale da verdure a foglia verde consumate crude. Perciò, se da un lato il Succo verde incentiva la costituzione di nuove molecole di Emoglobina fornendone all’organismo un elemento basilare, il Ferro – minerale centrale nella costruzione di questa metallo proteina – dall’altro fornisce sinergicamente con la Clorofilla un nuovo substrato con il quale l’ossigeno può reagire e legarsi: questi fattori biochimici agiscono insieme aumentando il numero e la grandezza dei Globuli rossi (Eritrociti) tanto da risolvere deficienze metaboliche legate ad Anemia e alcalinizzando i tessuti grazie all’aumento delle molecole di Ossigeno trasportate nel torrente ematico e al miglioramento del metabolismo energetico cellulare determinato dagli Omega 3 e 6 contenuti nei Semi di lino che trasportano l’Ossigeno attraverso la membrana cellulare. Insomma, più molecole di Ossigeno biodisponibili e sostanze alcalinizzanti in circolo ci sono, più veloce saranno l’inversione dei processi di acidificazione e le risoluzioni di stati di Acidosi tissutale, di Ipossia indotta dei tessuti e anossia a livello cellulare, causati da congestioni e costipazioni del sangue e della linfa dovute ad uno stato di intossicazione organica, ovvero di Tossiemia: le tossine (scorie metaboliche, sostanze acidificanti, agenti chimici) ostacolano il trasporto di ossigeno rendendo il sangue guasto viscoso e denso, determinandone l’ipossiemia (diminuzione di ossigeno) e scarsità di nutrienti disciolti in esso. Un deficit funzionale e una ipotrofia del tessuto sanguigno aggravata dalla presenza di sostanze non fisiologiche e biocompatibili, citotossiche e genotossiche che ne sono anche l’origine. Per preparare un succo verde efficace si devono assolutamente usare anche le propaggini dei gambi e le parti più verdi della pianta che sono le foglie, sia che si tratti di sedani sia di finocchi o di altre verdure. Il Sedano verde è senz’altro più nutriente del bianco: la maggiore concentrazione di CLOROFILLA e Polifenoli caratterizza in particolar modo le foglie – assolutamente da usare – che, infatti, sono amarissime proprio per via di queste sostanze. Per la preparazione degli ortaggi a foglia come Prezzemolo Cavoli e Bietole sarebbe meglio utilizzare un estrattore, che è più performante con le foglie di una centrifuga. Ma non è un dogma: difatti, io uso una centrifuga. Certo che, quando in futuro il portafoglio mi sorriderà, avrò la soddisfazione di acquistare un mega estrattore in acciaio biomedicale.

Ingredienti del Succo Verde:

  • 2 POMPELMI rosa o gialli
  • 2 LIMONI
  • 2 MELE verdi (oppure 1/2 Ananas maturo)
  • 100 gr di BIETOLE
  • 150 gr di CAVOLO a foglia (Cappuccio Verza e Nero toscano)
  • 100 gr di SPINACI
  • 2 coste di SEDANO verde con le foglie
  • 70 gr di PREZZEMOLO fresco (in altrernativa Tarassaco)
  • 1 PEPERONE verde
  • ALOE Arborescens (una o due foglie per un peso complessivo di 60 gr, non di più)
  • 30 gr di SEMI DI LINO (circa 4 cucchiai da minestra)

Perché un buon SUCCO VERDE diffida delle verdure bianche?

Non rendete il Succo verde meno verde seguendo pedissequamente le idee perverse del mercato alimentare: siate consumatori consapevoli e imparate a fare la spesa! Tra i coltivatori ignoranti sotto il giogo della grande distribuzione e della pubblicità va di moda una tecnica agroalimentare chiamata IMBIANCHIMENTO che consiste nel mantenere un ortaggio parzialmente al buio durante lo sviluppo iniziale o finale prima della raccolta della pianta, impedendo alla luce di raggiungerlo, tanto da inibire la produzione della clorofilla che lo rende di fatto così amaramente nutriente e gli conferisce il caratteristico colore verde che ispira il nome stesso di “verdura”; questo procedimento che ha come finalità la produzione di vegetali da foglia e da fusto bianchi – colore a quanto pare più commerciabile – dal punto di vista organolettico croccanti e meno amari, accade però a discapito dell’attenzione per la qualità nutriente del cibo che ne risulta irrimediabilmente compromessa. Per la maggior parte delle verdure il bianco è una colorazione innaturale. Quindi: tra un sedano bianco ed uno verde, scegli quello verde, se sei in cerca di un alimento vegetale salutare prima che bello! La disdicevole pratica dell’imbianchimento è bene ricordare che è d’uso anche nella coltivazione di finocchi, cicoria, tarassaco, radicchio rosso, indivia riccia, scarola, indivia belga (detta radicchio belga), lattuga, porri, cardi, asparagi… Concordo con ciò che stai pensando: ci vorrebbe l’orto! E sai allora che succhi verdi.

Preparazione del Succo Verde ossigenante

Inizia con sbucciare la frutta, Mele comprese. Lava sotto l’acqua corrente le verdure, anche l’Aloe arborescens, e asciugale grossolanamente tamponando. Togli le spine all’Aloe tagliando con un coltello o una forbice ben affilata la punta nettamente, le strisce laterali per una profondità di mezzo centimetro dalle base delle spine, ritaglia anche un paio di centimetri della base che si è già ossidata poiché precedentemente colta; se prendi la foglia direttamente dalla pianta sul momento, puoi tralasciare l’ulteriore taglio della base. Inizia col centrifugare le Mele o l’Ananas. A questo punto, seguendo un pensiero volto al risparmio economico e al riutilizzo etico delle risorse, raccolgo la polpa delle Mele o dell’Ananas dalla vaschetta degli scarti e la utilizzo per guarnire la Macedonia acida con cui abbino il succo verde, se bevo il succo verde a colazione. Centrifuga le Verdure, tranne l’Aloe arborescens perché molto amara e soggetta ad ossidazione rapida. Ti consiglio di raccogliere i resti delle verdure in una scodella, di coprirla con la pellicola trasparente e di riporla in frigo per poi riutilizzarli per realizzare qualche altro piatto. Di solito uso gli scarti delle verdure per fare un’insalata aggiungendole crude alle patate precedentemente cotte al vapore con la buccia e ad una cipolla cruda finemente affettata o ci tiro su a mo’ di risotto con acqua e un cucchiaino di sale rosa – a volte anche con spezie varie a seconda dell’estro momentaneo – del riso integrale. Per finire, centrifuga la Aloe arborescens e gli Agrumi che, vista la presenza dell’albedo amaro nei residui della centrifugazione, non sono riutilizzabili. A parte dovrai macinare minutamente, quasi come farina, i Semi di lino che dovrai aggiungere alla fine al succo verde ottenuto. Miscela bene il composto prima di berlo.

Le proprietà nutraceutiche del SUCCO VERDE:
  • Ferro: contenuto, in condizioni differenti di biodisponibilità e in diverse concentrazioni, dentro tutti gli ortaggi a foglia verde che vanno dagli Spinaci ai Cavoli dalle Bietole al Prezzemolo dal Sedano al Tarassaco e via elencando. Come già detto, l’assorbimento di questo minerale è migliorato dalla contemporanea assunzione di Vitamina C, apportata al succo verde da ingredienti quali Pompelmi Limoni e Peperoni, che interviene insieme ai succhi gastrici nella scomposizione e nella riduzione delle molecole ferrose con le quali si lega nell’ambiente basico del duodeno; è importantissimo sottolineare che l’assorbimento del Ferro Non-Eme inorganico ma organicato, cioè quello di origine vegetale, è autoregolato dalle cellule dell’intestino (Enterociti), mentre il Ferro Eme di origine animale è assorbito direttamente attraverso la mucosa senza che intervenga nessun meccanismo di regolazione: un fatto questo di strordinaria importanza in chiave dietetica oncologica, poiché sappiamo per certo che il Ferro EME alimentare in eccesso trasportato libero nel torrente ematico si deposita negli organi come il Fegato divenendo fattore potenziale di insorgenza di Cirrosi epatica e concorrente allo sviluppo di cellule neoplastiche: perciò, diventa di vitale importanza non diminuire la sintesi di Emoglobina, per la quale viene utilizzato il Ferro, ed evitare l’assunzione tramite la dieta di Ferro Eme. C’è da dire, a completamento della verità, che ci sono nel succo verde cibi molto ricchi di Ferro come gli Spinaci e le Bietole che sono altrettanto ricchi di Acido ossalico: un antinutriente in grado di sequestrare il Ferro formando sali chiamati Ossalati che il metabolismo catabolico non sa più come scomporre, anche se c’è da osservare che l’Acido ossalico si lega prevalentemente con Macroelementi quali il Calcio e non prioritariamente con Microelementi come il Ferro, contrariamente a quanto fa un altro antinutriente stavolta contenuto nei Legumi: l’Acido fitico.
  • Semi di lino: contengono Acidi grassi essenziali (EFA) – che, a quanto pare, l’organismo umano non sa sintetizzare da solo – soprattutto elevate quantità di Omega 3 di alta qualità contraddistinti da una grande biodisponibilità rispetto ai relativamente pochi Omega 6 presenti.SUCCO VERDE, rimedio contro Anemia Ipossia e Acidosi tissutale. Gli EFA sono delle molecole in grado di legare a sé l’Ossigeno e trasportarlo dal sangue dentro i mitocondri, organelli immersi all’interno del citosol racchiuso nella membrana cellulare, dove l’ossigeno viene utilizzato come comburente per consumare ossidandolo il combustibile metabolico principale che è il glucosio con la finalità di produrre energia: la vita. Dobbiamo integrare la dieta con apporto di Omega 3 poiché, in genere, se l’alimentazione occidentale onnivora è carente di tutti gli EFA, una dieta vegana invece lo è di solito di Omega 3, in quanto gli Omega 6 si ricavano da gran parte dei semi oleosi e dei relativi oli: dalle mandorle alle noci, passando per anacardi sesamo girasole… Gli Omega 3 sono più rari, per questo usiamo i Semi di lino che ne sono ricchi. Gli acidi grassi polinsaturi come sono quelli essenziali sono facilmente ossidabili e molto degradabili: è quindi molto importante che durante la coltivazione i semi e la sua pianta non abbiano subito l’attacco di pesticidi, sicché raccomando perentoriamente, considerata la delicatezza del compito vitale a cui sono chiamate le sostanze nutraceutiche in questione, che abbiano certificazione biologica o provenienza certa da agricolture organiche.
    • Come usarli: se si possiede un essiccatore, mettere a bagno in acqua i semi per 12 ore, cambiando due o tre volte l’acqua in cui si sarà sciolto l’Acido fitico liberato; asciugali nell’essiccatore prima di macinarli. Si può fare anche l’essiccazione in forno, ma richiede tempo e costi elevati per il consumo di energia elettrica, perciò per chi come me non possiede ancora un essiccatore si può saltare questo passaggio e macinarli direttamente con un mulino o un macinino del caffè. Un po’ di economia domestica. In alternativa alla macinazione si possono anche pestare a mano nel mortaio con l’uso del pestello, ma il procedimento richiede tempo fatica e il risultato non è granché, oppure versarli nell’imbuto di un estrattore – forse la soluzione ideale – e spremerli direttamente nel succo.

Il Ferro Eme cancerogeno è quello esogeno introdotto nell’organismo e proveniente dai cibi di origine animale. Il Ferro Eme endogeno, derivante dalla digestione delle verdure, è essenziale! La sintesi biologica autoctona fa la differenza; come nel caso del Colesterolo, la discriminante è se una molecola è Self o Non-Self.

Importante! Se il succo verde dovesse avere effetti lassativi che ti creino disagio, sappi che essi sono dovuti ad un principio attivo straordinariamente benefico, ma potenzialmente irritante per la mucosa intestinale, contenuto nella parte della foglia dell’Aloe arborescens compresa tra la buccia e la polpa traslucida gelatinosa; basterà scalare di una decina di grammi la quantità di Aloe finché non si avvertiranno più i disturbi diarroici. Una volta capito il tuo grado di tolleranza intestinale, stabilizzati su quella data quantità.

SUCCO VERDE, rimedio contro Anemia Ipossia e Acidosi tissutale.La ricetta di questo succo verde è liberamente ispirata al delizioso smoothie preparato dai coltivatori della comune del Morning Star Ranch di San Diego in California e al principio curativo ossigenante degli Acidi grassi introdotto dal dr. Max Gerson con la somministrazione quotidiana di uno o due cucchiai di olio di lino come coadiuvante della dieta a base di succhi. Ringrazio inoltre Otto Heinrich Warburg, premio Nobel per la Medicina, per la pietra angolare che ebbe a porre alla base di tutte le cure quando scoprì e dimostrò scientificamente mezzo secolo fa – così anche i non igienisti sono contenti! – la correlazione tra cancro mancanza di ossigeno e acidosi, ricordando che sono comunque effetti e che la causa di questi fenomeni patogenetici che alterano la normale fisiologia del corpo umano è sempre e comunque una ed una soltanto: uno stato di costipazione viscosità e intossicazione del sangue dovuto a tossine metaboliche e non chiamato TOSSIEMIA, che l’igienismo americano nei cenci di uno dei suoi esponenti più illustri, il dr. J.H.TILDEN, quasi cento anni fa definì in un suo libro (LA TOSSIEMIA – La causa primaria delle malattie – Riconquista la salute senza medicine) essere la scaturigine di ogni patologia.

Follow me Online

PRONTO IN 10 MINUTI! E tu, non hai 10 minuti per la tua salute?

Post che ti potrebbero interessare

INFLUENZA (Terza Parte): il virus contagioso che NON esiste.
INFLUENZA (Terza Parte): il virus contagioso che NON esiste.
INFLUENZA (Seconda Parte): il virus contagioso che NON esiste.
INFLUENZA (Seconda Parte): il virus contagioso che NON esiste.
INFLUENZA (Prima Parte) il virus contagioso che NON esiste
INFLUENZA (Prima Parte): il virus contagioso che NON esiste.
MATRICE (Seconda Parte) rapporti tra terreno di coltura e informazione vitale
MATRICE (Seconda Parte): rapporti tra terreno di coltura e informazione vitale.
MATRICE: rapporti tra terreno di coltura e informazione vitale. (Prima Parte)
MATRICE: rapporti tra terreno di coltura e informazione vitale. (Prima Parte)
PASTEUR e la medicina moderna sono stati uccisi dal batterio Xylella.
PASTEUR e la medicina moderna sono stati uccisi dal batterio Xylella.

2 Responses

Lascia un Commento