23
Mar
2018
30
INFLUENZA (Terza Parte): il virus contagioso che NON esiste.

INFLUENZA (Terza Parte): il virus contagioso che NON esiste.

L’atmosfera terrestre è composta da molecole di elementi chimici allo stato gassoso – soprattutto azoto e ossigeno – ha carica elettrica e la caratteristica di condurre corrente, perché l’aria contiene anche acqua quanto più è umida. Maggiore è l’umidità aerea, maggiore è l’elettricità presente nell’ambiente. L’Acqua si può definire un conduttore elettrico intrinseco, poiché le sue molecole hanno la caratteristica di acquisire con estrema facilità la proprietà elettrolitica con la semplice esposizione ambientale: è nella natura acquea, perché fatta di idrogeno. L’acqua è la materia tipica della molecola di idrogeno, lo stato materiale di questo elemento chimico in Natura. Nell’acqua accade la Vita proprio per via della sua composizione: infatti, il mezzo acquoso è lo strumento elettivo e fondamentale deputato biologicamente alla circolazione della informazione vitale che è, appunto, trasferita dall’elettrone di idrogeno. L’acqua, esposta a forze cinetiche come il Vento o elettromagnetiche come le radiazioni solari, sposta i suoi elettroni caricandosi di energia. Un’acqua soggetta a variazioni di calore o pressione, sebbene impercettibili, genera ioni acquei al suo interno. Anche una bottiglia di acqua distillata, se lasciata aperta, venendo a contatto con l’esterno aereo reagisce chimicamente con l’Aria e perde forzatamente la sua neutralità. Ma non solo: vi sono dispersi nell’aria, oltre al vapore acqueo, ioni in forma di microscopiche frazioni di parti solide metalliche che sono risalite dalla Terra sollevate dai venti e con il fumo originato da una qualche reazione di combustione. Ci sono ioni che derivano da processi ossidativi naturali (incendi boschivi, eruzioni vulcaniche ed erosioni di rocce e terreno) o artificiali (polveri sottili, dette anche particolato) causati da attività antropiche sia di tipo domestico sia legate alla logistica delle merci e alla mobilità delle persone e, soprattutto, alla produzione industriale di beni di consumo. Attorno a queste microparticelle si aggregano molecole di vapore acqueo presenti nella miscela gassosa aerea. Il particolato atmosferico è fatto anche di particelle non metalliche di origine carboniosa: fumi e ceneri finissime come la fuliggine e molecole acide di gas come l’anidride carbonica sono prodotte dalla combustione degli idrocarburi che compongono i combustibili fossili come carbone petroli e gas naturali, dagli incendi dei boschi e dall’allevamento intensivo. La combustione di altri composti organici contenenti zolfo rilascia in atmosfera ossidi che si trasformano con l’umidità in acido solforico. Un aerosol acido che modifica la composizione elettrica dell’aria e pregiudica l’equilibrio acido-base della matrice interna di quell’organismo umano che respiri le molecole atmosferiche e inali le sostanze volatili che l’aria contiene, dando il via a una serie di risposte fisiologiche depurative ed immunitarie volte a stabilizzare il metabolismo che, durante l’inverno, prendono il nome di influenza.

INFLUENZA (Terza Parte): il virus contagioso che NON esiste.

La IONIZZAZIONE POSITIVA della matrice aerea è un co-fattore della influenza.

La parte dell’atmosfera che interessa direttamente la vita terrestre sta nel mezzo tra il pianeta Terra e la ionosfera. La ionosfera, come si evince dal nome, è una fascia gassosa costituita da ioni creati dalla forza esercitata dalla radiazione solare sulle molecole atmosferiche, perciò è un ottimo conduttore elettrico, anche se priva di vapore acqueo. Lo sono anche gli oceani e i mari, che sono fatti di acqua e sale, e le rocce metallifere. L’atmosfera può essere ionizzata artificialmente con gas di scarico e particelle metalliche rilasciate nella miscela di gas aerei. Dove vi sono molecole cariche elettricamente si forma un campo elettromagnetico che elettrizza l’ambiente, nella stessa misura in cui le condizioni climatiche dell’atmosfera influiscono sulla qualità delle trasmissioni radiofoniche mentre ascolti la diretta della partita di pallone. Il disturbo di ricezione dei segnali radio, cellulare e tv al cambiare del tempo dimostrano quanto il fenomeno sia reale, quotidianamente verificabile. Ogni carica elettrica, atomo o molecola, ione negativo o positivo, genera un campo elettromagnetico che diffonde la sua energia nello spazio circostante tramite delle onde dette radiazioni elettromagnetiche. Vi sono campi elettromagnetici che si formano da sorgenti naturali e altri da fonti artificiali. Tutti gli esseri viventi generano dei campi elettromagnetici naturali definibili come bioelettrici, di segno variabilmente negativo. Gli organismi, animali e vegetali, rilasciano energia di natura elettromagnetica invisibile all’occhio umano. Ogni organo attivo del corpo produce campi elettromagnetici di intensità differenti, il Cuore su tutti e più del cervello; lo fanno anche le cellule, e non solo quelle neuronali. La matrice biologica è fatta di informazioni energetiche di natura spirituale che concentrandosi traducono se stesse e si strutturano nelle infinite forme materiali: le cellule, gli organi, i corpi In base a questo ragionamento si può dire che la meccanica quantistica sta misurando la coscienza con parametri elettromagnetici fino alla soglia della spiritualità. Tutte le apparecchiature elettroniche domestiche o industriali creano, invece, campi elettromagnetici che irraggiano onde cariche di ioni positivi: gli elettrodomestici le TV i computer i telefonini i modem wi-fi e le antenne radio i ripetitori televisivi e telefonici emettono onde elettromagnetiche che alterano artificiosamente il sistema bioelettrico producendo ioni positivi al di fuori dei meccanismi naturali, inquinando l’aria e diminuendo la concentrazione di ioni negativi. Gli ioni negativi, altresì, catturano gli agenti inquinanti caricati positivamente neutralizzandoli: lo ione negativo attrae vapore acqueo e lega il pulviscolo aereo formando delle macromolecole che il peso fa ricadere sul terreno ripulendo così l’atmosfera ma, purtroppo, inquinando il suolo. Per questa ragione è bene umidificare l’aria di un ambiente chiuso. Le molecole di vapore acqueo si mescolano alle polveri solide granulari ed ai gas dello smog grazie all’azione degli ioni negativi dell’ossigeno aereo, condensando in nubi e precipitando con la pioggia. L’aria secca è ricca di ioni positivi: elettrizzare l’atmosfera con cariche elettriche positive rende il clima siccitoso. L’aria umida è ricca di ioni negativi. L’aria fredda è, generalmente, più umida. Riscaldare l’aria artificialmente significa arricchirla di ioni positivi, alzarne la pressione, diminuire l’evaporazione dal suolo e non far piovere aumentando l’effetto serra.

L’aria ionizzata negativamente, esattamente come il cibo alcalinizzante, alimenta biologicamente il corpo di ioni negativi preservando il pH alcalino delle matrici interne, disintossicando i tessuti dall’eccesso di cariche positive che alterano l’equilibrio acido-base e, di conseguenza, i meccanismi ossidoriduttivi cellulari. L’introduzione di ioni negativi depura l’organismo innalzando il pH, come l’espulsione delle tossine diminuisce la presenza nell’organismo di ioni positivi; la crisi eliminativa della influenza è il sintomo/segno omeostatico di queste due fasi. Un differenziale di ionizzazione tra le matrici stimola la cellula a cambiare funzioni in modo da ristabilire una coerenza elettro-chimica tra il dentro e il fuori che, nella lingua dei sintomi, la coscienza percepisce e traduce come una perturbazione dell’Essere. Una crisi, appunto.

Ogni molecola che è soggetta a una forza, naturale o artificiale, tale da far staccare un elettrone si trasforma in uno ione. Gli ioni dell’aria creati da fenomeni naturali sono sia negativi sia positivi in egual misura, tanto questo è vero che la pioggia che cade a terra è fatta di acqua distillata con pH neutro. O almeno lo era fino a 30 anni fa, poiché l’inquinamento ha rotto questo equilibrio con una sovrapproduzione  di ioni positivi. Solo una piccola parte delle molecole dei gas atmosferici è carica elettricamente, ma gli ioni negativi sono le molecole che rendono viva l’aria come vivificano tutte le matrici biologiche acquose dell’organismo. Non si può misurare il pH di un gas, ma solo quello delle soluzione acquose, però si può ricavare il pH dell’aria dall’analisi dell’acqua piovana che, purtroppo e incontrovertibilmente, sta diventando ogni giorno più acida. Gli ioni aerei negativi hanno la proprietà di “spazzare” l’aria aggregando particelle di vapore acqueo in macromolecole che inglobano le tossine volatili inquinanti; una assenza di ioni negativi permette ai veleni atmosferici di muoversi liberamente e venire a contatto con le vie aeree irritandole e penetrando dentro l’organismo: gli ioni negativi neutralizzano tutti quegli agenti nocivi che sono dispersi in aria e che hanno, prevalentemente, carica positiva. La produzione di ioni positivi rilasciati nell’aria fa, quindi, diminuire la concentrazione di quelli negativi e la quantità di quelli che rimangono attivi. Gli aerosol chimici che originano da attività industriali e antropiche sono fatti di ioni positivi solidi che inquinano e impoveriscono elettricamente l’aria attraendo gli ioni aerei negativi con cui si legano. Un’aria piena di tossine è, dunque, anche esausta di energia elettrica, priva di forza, morta. L’aria satura di anidride carbonica diventa elettricamente positiva, tant’è vero che molecole di CO2 a contatto con le goccioline di vapore acqueo condensato delle nubi reagiscono con l’acqua ritornando in soluzione allo stato di acido carbonico, dando vita alle piogge acide che ammalano le piante gli ortaggi i frutti e gli animali, compreso l’uomo, che si nutrono di quell’acqua. L’anidride solforosa o biossido di zolfo è un gas proveniente dall’incenerimento dei rifiuti e dall’impiego di sorgenti energetiche fossili che solubilizzando nell’acqua piovana passa dallo stato aeriforme a quello liquido di acido solforico, ricadendo al suolo con le piogge che rende così acide da danneggiare i monumenti, siano essi di marmo pietra o metallo.

INFLUENZA e ionizzazione aerea

L’atmosfera si ionizza normalmente a causa di agenti naturali, sporadici e costanti, ma anche adottando buone abitudini di vita e usando i prodotti dell’ingegno. Sono fattori ionizzanti:

  • le eruzioni vulcaniche e gli incendi, che spargono ioni positivi in atmosfera;
  • le microscopiche gocce di acqua marina che si formano in concomitanza di importanti attività effusive dei vulcani: l’acqua salata che viene a contatto con la lava incandescente colata a mare evapora e condensa;
  • il soffiare del vento che sbatte le molecole di aria le une contro le altre e sfrega addosso alle rocce e sul terreno, applica una forza che rompe i legami molecolari e libera le particelle atomiche, soprattutto le più esterne, gli elettroni;
  • i movimenti delle acque terrestri marine e aeree che causano la rottura delle goccioline di acqua salata e dolce a seguito di fenomeni di collisione e/o attrito prodotti dalle cascate, dal moto ondoso dei mari, dallo scorrere dei fiumi e dal cadere a terra delle gocce di pioggia durante i temporali;
  • il vento che agita la superficie marina crea l’onda che, frangendosi, porta alla formazione naturale di microparticelle igroscopiche condensanti ed elettroconduttive, gli ioni di sodio, sospese nell’aria e trasportate dai venti. Il sale minerale del sodio, che è un metallo alcalino, ionizza negativamente l’aria grazie alle sue proprietà riducenti: gli atomi che lo compongono cedono facilmente elettroni a specie chimiche elettronegative, come l’ossigeno gassoso, che li attraggono, creando ioni negativi di ossigeno;
  • la fonte più grande che alimenta la ionizzazione atmosferica è il rilascio del gas Radon da parte della crosta terrestre. Il Radon deriva da un metallo alcalino terroso chiamato Radio che a contatto con l’ossigeno si trasforma in gas inerte: durante questo decadimento radioattivo vengono espulsi elettroni che si uniscono alle molecole gassose conferendo loro carica negativa: l’aria si carica così di ioni negativi. Quest’emissione di elettroni nell’atmosfera avviene non nella parte aerea, come nel caso dei fulmini, ma a livello del suolo, con il decadimento o disintegrazione naturale dell’isotopo radioattivo del Radio che trasmuta nella forma aerea di Radon. In questo processo di trasmutazione della materia vengono rilasciate delle radiazioni ionizzanti in grado di strappare elettroni all’atomo che ne venga investito. Il Radio è un elemento chimico solido con un nucleo atomico molto instabile che lo costringe a trasformarsi in un gas per trovare stabilità: questo processo spontaneo porta all’emissione di particelle, gli elettroni, e di radiazioni;
  • anche le radiazioni solari, i raggi cosmici e i fulmini elettrizzano l’aria negativamente, infatti si raccomanda di aprire le finestre e arieggiare gli ambienti dopo i temporali e nelle belle giornate di pieno Sole. Le persone che passano 8 ore in ufficio con l’aria condizionata a palla d’estate e sigillati dentro casa d’inverno sono predisposti all’intossicazione e conseguentemente alla influenza;
  • la Salgemma è un sale solido che come il sale marino è costituito da cristalli di cloruro di sodio, ha proprietà igroscopica. Qualora il cristallo salino venga investito da una radiazione calda rilascia elettroni e porta alla formazione di ioni negativi. Il calore, insieme alla umidità assorbita dall’ambiente circostante, scioglie il sale, nell’acqua vengono rilasciati elettroni in virtù della elettropositività (capacità di cedere elettroni) dell’atomo di sodio che, insieme allo ione cloruro (Cl-), ionizzano negativamente la soluzione. Evaporando gli elettroni si legano alle molecole elettronegative di ossigeno formando così ioni negativi dell’ossigeno. Gli atomi del sale in queste condizioni ambientali caricano negativamente l’aria e per questa ragione consiglio l’uso di una LAMPADA DI SALE ROSA in casa. Si riproduce su piccola scala il fenomeno che avviene con le molecole di sale disciolte nel Mare che vengono riscaldate dai raggi solari. La lampada di sale è uno ionizzatore “naturale” per produrre benefici ioni atmosferici negativi (anioni di ossigeno). Esistono ionizzatori sia chimici che, adottando il principio dell’elettrostatica, filtrano e depurano l’aria assorbendo ioni positivi, catturando le particelle cariche positivamente della polvere che è sospesa nell’aria; sia elettrici, che fanno una elettrolisi della soluzione gassosa, applicando alle molecole aeree una corrente elettrica ad alta tensione che somministra elettroni. Insieme al cloruro evapora anche lo iodio, altro elemento chimico presente nel minerale di salgemma. Lo iodio viene rilasciato sotto forma di ioduro dalla salgemma quando evapora; lo ioduro è un atomo di iodio con un elettrone in più, quindi è uno ione con carica negativa. Nell’atmosfera lo ioduro reagisce con l’ossigeno molecolare che per la sua elettronegatività – proprietà che va in questo caso interpretata usando la definizione chimica e non quella fisica – ne attrae gli elettroni strappandoglieli e creando nuovi ioni negativi dell’ossigeno;
  • chi se la può permettere, spenda bene i soldi: costruisca una fontana in giardino, si trasferisca al Mare e/o, più fattibilmente, compri un ottimo ionizzatore per la produzione di acqua alcalina da collegare facilmente alla tubatura del rubinetto in cucina;
  • finché le temperature stagionali lo permettono è bene continuare a dormire con le finestre socchiuse, magari aggiungendo delle coperte, per permettere l’espulsione dell’anidride carbonica espirata durante il sonno;
  • in presenza di foreste si hanno più ioni negativi, poiché l’anidride carbonica impoverisce di ossigeno l’aria riducendo il substrato ideale per la formazione di ioni aerei elettronegativi che, appunto, derivano per la maggior parte dall’ossigeno;
  • impara a respirare e ossigenare la tua matrice biologica: fai yoga o, perlomeno, ricordati di respirare;
  • ioni negativi sono rilasciati nell’atmosfera quando si crea ossigeno nel processo di fotosintesi clorofilliana tipico di macro e micro-organismi autotrofi come i vegetali terrestri e il fitoplancton marino (minuscole alghe e cianobatteri) che staziona negli strati superficiali illuminati degli oceani e che produce la metà dell’ossigeno emesso nell’atmosfera terrestre. Per questa ragione e per l’assenza di attività industriali ossidative, l’aria di boschi, foreste e mari è pura e vitale: dove c’è più ossigeno ci sono più ioni negativi;
  • generalmente, quando l’aria è umida e si prepara a piovere o tira vento forte, sta per verificarsi o è già in atto un cambiamento di carica elettrica dell’atmosfera. Questa eccitazione aerea si può avvertire empiricamente tramite il corpo con delle sensazioni di disagio, fastidio e perfino nervosismo che durano giusto il tempo che serve alla macchina biologica per adeguarsi alle mutate condizioni elettriche del clima. Le persone più sensibili potranno certamente testimoniarlo. Lo stesso meccanismo avviene in riferimento a vecchie ferite o fratture che cominciano a dolere non appena il “tempo” si predispone a cambiare. Si fa il solito discorso anche per il Sole, dicendo che esporvisi infiammi l’organismo. In un certo senso è vero, e meno male! Il Sole benedetto infiamma l’organismo perché carica l’atmosfera di ioni aerei negativi che una volta inspirati attraggono a sé le molecole tossiche che, generalmente, sono di carica positiva: le tossine vecchie e nuove sedimentate e ferme nei tessuti del corpo vengono messe in movimento stimolando una reazione infiammatoria, parte del processo metabolico depurativo omeostatico che le distrugge e le espelle fisiologicamente fuori dal corpo. Il Sole, come il Mare, depura l’organismo! Le prime crisi eliminative che si hanno durante la detossicazione sono causate dalla rimozione di veleni recenti dagli strati superficiali: perseverando, sarà ripulita la matrice di tessuti via via sempre più profondi, fino a risolvere intossicazioni antiche, anche risalenti ai traumi della fanciullezza legati ai vaccini. Avviare un percorso detox è come sbucciare una cipolla: si comincia a esfoliare, levando a uno a uno i primi sottili strati. La influenza, quindi, è una risposta immediata a una intossicazione vicina nel tempo.

In un mezzo liquido solido o gassoso si possono disciogliere quelle sostanze, dette elettroliti, che sono in grado di rilasciare o acquisire elettroni, in genere di idrogeno (H), dissociandosi in molecole o atomi di carica opposta (ione e ione coniugato), aumentando la conducibilità elettrica della soluzione. Questi soluti elettrolitici ionizzando il solvente acquoso lo modificano sia dal punto di vista elettromagnetico, cambiandone la carica elettrica, sia da quello chimico modificandone il pH. Quello che avviene per l’Acqua può succedere per l’Atmosfera, come si ionizza l’acqua si può ionizzare l’aria. Nell’atmosfera si disperdono sostanze ionizzanti come il particolato carbonioso, le polveri sottili, le nano e microparticelle di metalli pesanti, finissimi corpuscoli solidi di silicio sollevati dai venti che soffiano sulla sabbia del deserto, gas acidi come le anidridi carbonica e solforosa. Questo fenomeno di dispersione di liquidi e solidi nel gas aereo è detto Aerosol. Vi sono aerosol solidi oppure liquidi come quello del vapore acqueo che crea le nubi e la nebbia in modo del tutto naturale. Altra cosa è l’aerosol artificiale che cosparge particelle solide nel mezzo del Cielo metallizzandolo, denaturandolo, nascondendone le originarie limpidezza trasparenza e profondità. Il vapore acqueo a contatto con le molecole positive delle polveri inquinanti passa allo stato liquido sotto forma di minuscole goccioline di acqua sporca che opacizzano l’aria, creando quella fastidiosa e nociva foschia (caligine) tipica delle metropoli moderne che è conosciuta con il nome di SMOG. L’intorbidimento dei cieli è aggravato dalla dispersione colloidale di molecole metalliche contenute nelle controverse scie chimiche degli aerei dentro la miscela gassosa dell’aria: un sistematico rilascio artificiale nell’atmosfera di sali di metalli pesanti e altre sostanze capaci di elettroconduzione, di assorbire vapore acqueo dall’ambiente circostante (igroscopia) e farlo condensare attorno alle proprie molecole trasformandolo in finissime goccioline di acqua. Le molecole di aerosol sono generalmente ioni positivi. L’aerosol antropogenico è fatto di una infinità di particelle volatili ionizzanti di varia natura chimica che innescano reazioni di ossidoriduzione con le molecole dei gas aerei, elettrizzando l’atmosfera in maniera diversa da quanto succede in Natura, acidificandola. Questo eccesso di ioni aerei positivi altera la composizione chimica ed elettrica dell’aria. La avvelena. Miserevolmente l’Uomo inquina la sua casa e si ritrova ad inalare anche il pulviscolo tossico che ha prodotto, patetica vittima della sua stessa fugace onnipotenza e debolezza .

Con la respirazione mangiamo la materia che costituisce la matrice aeriforme e con essa la forza vivifica e feconda che contiene. Nello yoga padroneggiare il respiro (pranayama) permette di utilizzare l’energia vitale (prana) presente nei legami atomici e molecolari degli elementi chimici gassosi dell’aria per ristabilire o mantenere l’equilibrio elettrico del corpo. La molecola biologicamente energizzante del respiro è lo ione negativo dell’ossigeno. In fin dei conti, tutto il fenomeno vitale dipende dalla particella elementare dell’elettrone, dal suo tessere infaticabile e dalle molecole dal potere ionizzante che metabolizza l’organismo: penso a vitamine polifenoli e carotenoidi riducenti della dieta cibaria.

Gli elettroni che sono stati strappati dalle molecole e dagli atomi dei gas atmosferici (ossigeno e azoto) da una forza elettrica restano liberi finché non vengono catturati dalle molecole di ossigeno, che è un elemento chimico certamente neutro ma estremamente reattivo: gli ioni negativi (anioni) di ossigeno che hanno origine dall’acquisizione di elettroni sono le molecole che arricchiscono beneficamente l’aria che respiriamo aumentando notevolmente l’assorbimento di ossigeno da parte dell’organismo. L’ossigeno è una molecola gassosa elettronegativa, ovvero capace di attrarre accettare e condividere elettroni, anche se neutra. Gli elettroni rilasciati nell’atmosfera si legano più facilmente con l’ossigeno perché più elettronegativo dell’azoto, formando molecole dette ioni aerei negativi dell’ossigeno.

La ionizzazione positiva dell’aria è dovuta all’accumulo di cariche elettriche fatte in prevalenza di ioni positivi (cationi) derivanti dalle molecole dei gas atmosferici che sono state ionizzate perdendo un elettrone esterno a causa dell’azione dei campi elettromagnetici originati da sorgenti artificiali e/o causati dalla concentrazione di molecole cationiche emesse direttamente con l’inquinamento chimico. Questi fenomeni elettrizzano l’atmosfera con particelle dotate di carica positiva: sono bagni elettromagnetici e chimici dentro i quali i corpi viventi sono inconsapevolmente immersi e con cui interagiscono, che diminuiscono la metabolizzazione dell’ossigeno, ammorbano con tossine acide e/o acidificanti costringendo l’organismo a radicali aggiustamenti omeostatici. Le reazioni fisiologiche omeostatiche dette malattie, come la influenza stessa, servono per mantenere le condizioni funzionali allo svolgimento dei processi vitali. Diminuire il disordine e preservare dinamicamente la stabilità e l’equilibrio interno di fronte al cambiare delle condizioni esterne è la modalità realizzativa della forza di attrazione biologica, del fascino della Natura e della bellezza della Vita. Gli organismi viventi sono sistemi aperti le cui matrici interne si contattano e reagiscono con quelle ambientali attraverso l’uso delle manifestazioni della realtà sensibile siano esse in forma di cibo aria colori suoni o immagini. Un rilascio artificiale di materiale volatile acidificante e di onde elettromagnetiche fanno virare il potenziale elettrico biologico dell’atmosfera caricando positivamente le molecole gassose. Le cariche elettriche, sia della crosta terrestre sia dell’atmosfera, sono biologicamente negative. Ionizzare l’aria positivamente ne cambia la struttura elettrica naturale, danneggiando gli organismi viventi che si acidificano attraverso la respirazione e l’inalazione aerea e, indirettamente, con l’ingestione di acqua e alimenti contaminati da sostanze acide. Inoltre, con l’esposizione del corpo alle forze invisibili di campi elettromagnetici si elettrizzano le molecole dei tessuti organici con la sottrazione di elettroni che, quindi, si caricano positivamente, si ossidano e divengono acidi. In un ambiente carico di ioni aerei positivi si ha un trasferimento di elettroni degli elementi della matrice interna verso quelli della matrice esterna che sono stati introdotti con modalità ossidative chimico-elettriche che portano alla acidificazione del corpo. Se l’atmosfera è carica negativamente la salute dell’essere vivente è preservata o, quantomeno, influenzata beneficamente, giacché si mantengono quelle proprietà chimico-fisiche che caratterizzano un ambiente biologico, cioè adatto alla vita, come alcalino. Fattori alcalinizzanti aiutano il mantenimento dello stato di equilibrio biologico del corpo, scongiurando l’insorgenza di crisi eliminative come la influenza. Il cambiamento di segno della materia aerea da meno a più, trasmette una informazione alle forme di vita terrestri che non è correttamente traducibile, compatibile con la biologia degli esseri viventi. Per difendersi da questo attacco ossidativo si devono mettere in campo tutte quelle pratiche a difesa della salubrità ambientale a partire dal ricambio di aria, di atavica memoria, negli ambienti domestici e alla introduzione alimentare di sostanze inorganiche ma organicate e elettrolitiche come i sali minerali alcalini, riducenti come i composti organici che vengono chiamati Vitamine, acqua distillata piovana, ionizzata e vivificata dalle piante e contenuta nel succo della frutta e nella clorofilla, liquidi biologici ricchi di enzimi carotenoidi e polifenoli: insomma, una dieta generosa di micronutrienti più che di macro. Ricorda che fare passeggiate, anche sporadicamente, all’aperto in montagna o in riva al Mare dove l’aria è più pulita e ricca di ioni negativi di ossigeno, è sicuramente meglio che allenarsi tutti i giorni con l’aria condizionata in palestra o correre in mezzo al traffico cittadino respirando aria elettrizzata positivamente, satura di anidride carbonica residuo dei meccanismi ossidativi della respirazione, prodotta dai condizionatori e della combustione degli idrocarburi. Detossicare e alcalinizzare il corpo sono i veri antidoti alla influenza, salutari pratiche di vita, comportamentali e alimentari, che conferiscono l’immunità naturale dalla influenza “virale” dei freddi inverni. Intanto, inizia col distinguere la fame emotiva da quella cellulare, evitando le abbuffate sotto le feste, e adotta una semplice abitudine delle nonne di una volta, la mia compresa: spalanca le finestre di casa almeno mezz’ora, anche a gennaio, per arieggiare le stanze, prendere la forza dell’aria e dire addio alla influenza.

Questo articolo è il seguito della Seconda Parte.

Inizia a leggere dalla Prima Parte.

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